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Moreno Colombo e Giorgio Fonio |
Di nuovo in un garage sotterraneo, di nuovo a Chiasso. È la seconda volta in poco più di un mese che la cittadina di confine è protagonista di un efferato delitto. Dopo la morte del 35enne portoghese nella sparatoria di Via Odescalchi, vittima è ora il 73enne ticinese, ritrovato cadavere in una pozza di sangue nel garage sotterraneo che affaccia su Corso San Gottardo (vedi suggeriti). Due omicidi che fanno sorgere interrogativi e preoccupazione.
Ma Chiasso non ci sta a esser definita una città pericolosa. Nelle dichiarazioni rilasciate alla stampa, il sindaco Moreno Colombo, che appena appresa la notizia si è recato sul luogo del delitto si dice scosso: “Non so cosa dire. Sono davvero demoralizzato. È un sentimento misto fra la rabbia e la delusione”.
Colombo è il primo a voler capire i retroscena di questo nuovo delitto. Il sindaco difende la sua città, smentendo chi la definisce pericolosa o parla di quartieri difficili, “per questo sarà importante sapere cosa c’è dietro all’omicidio”.
In difesa di Chiasso, dalla sua pagina Facebook, è intervenuto anche il consigliere comunale Giorgio Fonio. “Un altro omicidio – scrive – scuote la nostra comunità. È innegabile che tra la gente inizi a crescere lo sconforto e la preoccupazione aumenti. Chi stasera non ha pensato: ‘in quel garage avrei potuto esserci io’.”
Fonio si rivolge quindi alla politica chiassese, perché “si unisca e collabori affinché si possano trovare quegli accorgimenti necessari per garantire nel modo migliore la sicurezza e la tranquillità della nostra città e dei nostri cittadini”.
“E a tutti coloro che in queste ore stanno dipingendo Chiasso come la città più pericolosa del Cantone – aggiunge – ricordo che gli assassini di via Odescalchi provenivano dal luganese e dal sopraceneri. In questi momenti non abbiamo bisogno di sentirci giudicati”.
Fonte: www.liberatv.ch
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